Giovanni Francesco Barbieri, detto il Guercino, nacque a Cento nel 1591, prima di essere acclamato come uno dei pittori più eccezionalmente dotati ed originali di tutto il barocco italiano, egli fu conosciuto fin dalla sua infanzia come "il Guercino", a causa di una sua condizione di strabismo. Le opere più note del Guercino furono realizzate tra il 1621 ed il 1623 a Roma, dove fu a servizio di Papa Gregorio XV, in particolare si ricordino la colossale "sepoltura e Assunzione di Santa Petronilla, una pala d'altare per San Pietro attualmente nella Pinacoteca Capitolina, si distinguono come pietre miliari nella creazione del barocco maturo;il loro innovativo modo di affrontare l'allegoria, l'illusionismo e lo stile del drappeggio sicuramente hanno influenzato figure quali il Bernini e Pietro da Cortona. Dopo la morte di Gregorio XV egli ritornò a Cento nell'estate del 1629, seguito dalla sua fama:il suo ritorno nella città natale diede origine ad una bottega di vendita per corrispondenza di sorprendente successo, con una clientela internazionale. La sua vita ebbe fine nel 1666, e fino al momento della sua morte, Guercino non mancò mai di utilizzare la sua arte per nobilitare l'umanità ed ispirare la fede cattolica. A Palazzo Durazzo sono conservate di questo artista le tele: "Cristo alla moneta" e "Muzio Scevola davanti a Lars Porsenna".
Da "Guercino,Catalogo completo" David M. Stone, ed Cantini 1991